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Video di Angelica Spadola

Video Viaggio-Studio F.E.I. in Ungheria

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VIAGGIO STUDIO F.E.I. 2024

20 – 24 giugno 2024

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UNGHERIA

Alla scoperta del patrimonio erboristico ungherese.

Federazione Erboristi Italiani
in collaborazione con le Università e gli Orti Botanici di Budapest e Pécs

Programma in progress

Descrizione

Giovedì 20 giugno, dopo l’arrivo a Budapest e sistemazione negli hotel prescelti, il gruppo FEI si recherà a Kerepes, cittadina nella Contea di Pest, nei pressi di Budapest, alla volta dello stabilimento Silvestris.

L’unità produttiva Sivestris, che vanta oltre 50 anni di attività, fa parte di un gruppo di aziende che si occupano di coltivazione di diverse erbe aromatiche esclusivamente per fornire materia prima per l’azienda produttrice di oli essenziali ed estratti di erbe (Silvestris) – origano, aneto, dragoncello, salvia sclarea, camomilla, ecc. Attualmente ha la più grande capacità di produzione di olii essenziali in Europa, attraverso moderne tecnologie che sfruttano l’anidride carbonica supercritica.

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Il 21 giugno partenza da Budapest alla volta di Pécs, una delle più ricche di storia città ungheresi, fondata dai romani nel II secolo d.C., oggi conosciuta per la sua produzione di birre e porcellane, sede dell’Università più antica dell’Ungheria, fondata nel 1367.

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A Pécs saremo ricevuti presso il Dipartimento di Farmacognosia dell’Università ove incontreremo i referenti dei Gruppi Etnobotanico, Miele ed Oli essenziali che illustreranno l’attività svolta nei relativi ambiti di ricerca.

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Nel primo pomeriggio saremo ospiti per una visita al Giardino delle Piante Medicinali dell’EGSC – Melius presso il Dipartimento di Farmacognosia.

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Nel maggio 2008, l’Istituto di Farmacognosia del PTE GYTK ha creato un giardino medicinale a Pécs, con sede in Rókus utca. Inizialmente il giardino ricevette un notevole sostegno dalla Fondazione Melius di Pécs, per questo motivo dal 1 maggio 2009 ha preso il nome di Giardino delle piante medicinali Melius. Lo scopo del giardino è principalmente quello di fornire materiale vegetale fresco ed essiccato per l’istruzione degli studenti del corso di Farmacobotanica. Allo stesso tempo il giardino serve anche a scopi di ricerca scientifica sulle piante medicinali.

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Successivamente il Gruppo FEI si recherà presso l’Orto Botanico della Facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Pécs.

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La storia dell’Orto Botanico
Dal 1912 il parco fu il giardino del liceo dei Gesuiti. La sua trasformazione in orto botanico iniziò nel 1952, dopo l’istituzione del Dipartimento di Biologia dell’allora Collegio Pedagocico. Attualmente appartiene ai Dipartimenti di Biologia Vegetale e di Ecologia del PTE TTK. L’area è stata dichiarata area naturale protetta di importanza locale nel 1989. Attualmente l’Orto Botanico si estende su circa sette ettari e sono presenti più di 5.000 specie di piante, sono presenti specie protette o altamente protette. L’Orto Botanico è stato completamente ristrutturato nel 2015. Tra le collezioni presenti si evidenziano, la collezione mediterranea, il giardino roccioso “continentale-semideserto”,le collezioni subtropicali, americana, asiatica e giapponese, il Fairy Garden una sorta di giardino in stile inglese, piante acquatiche e palustri. Sono presenti inoltre collezioni in serre, di cactus e piante grasse, la casa delle palme e la casa delle orchidee e delle bromeliaceae.

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Dopo questa visita avremo il tempo per visitare in libertà questa città ricca di storia e cultura. La mattina successiva è previsto il trasferimento a Tihany, cittadina dell’Ungheria sulla penisola sul lago Balaton, situata nella contea di Veszprém, dove la meravigliosa terra ungherese si veste di lillà, per partecipare al Lavander Festival. Un’esperienza sensoriale particolare ed immersiva dove i paesaggi pittoreschi e la cultura locale si mescolano al profumo e al colore dei fiori di lavanda dei campi fiorito di Tihany. Il Festival della lavanda si svolge dal 21 al 30 giugno ed è possibile assistere alla distillazione dell’olio essenziale di lavanda e apprendere le tecniche colturali di questa pianta che portano ad un olio essenziali di qualità superiore anche grazie alle particolari condizioni climatiche. Testimonial del Lavander Festival è l’Abbazia Benedettina di Tihany.

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Abbazia benedettina di Tihany

Una comunità di monaci vive a Tihany da quando Andrea I fondò l'Abbazia nel 1055. A quel tempo i monasteri della Chiesa occidentale seguivano tutti la Regola di San Benedetto (Italia, 480–547), che fu così scritta per modellare lo stile di vita delle comunità cristiane chiuse esistenti che cercano Dio piuttosto che fondare un ordine. Le prime comunità monastiche non furono istituite per scopi specifici. La vita dei monaci era scandita dalla preghiera comune, dalla lettura contemplativa e dal lavoro. Le tempeste della storia e le pressioni politiche causarono la sospensione della vita monastica a Tihany in diverse occasioni – all’inizio del XVI secolo, nel 1787 e nel 1950.

Dopo la transizione politica degli anni Novanta si è presentata l’opportunità di rilanciare la vita monastica in luoghi diversi dai centri scolastici di Pannonhalma e Győr. Furono così istituiti luoghi di ritiro e di servizio a Bakonybél e Tihany. L'Abbazia benedettina di Tihany è diventata un monastero indipendente all'interno della Congregazione benedettina ungherese nel 2012. L'attuale comunità di dodici persone è guidata dal Priore. Il fratello più giovane ha 26 anni e il più grande 90. Anche i membri più anziani sono molto attivi.

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Sempre a Tihany i partecipanti potranno visitare la “Casa delle fragranze”.

The Scented Journey è una mostra interattiva gratuita nel cuore di Tihany, in un bellissimo edificio storico del secolo scorso. Il materiale espositivo presenta la storia della lavanda Tihany, nonché del dott. Gyula Bittera, che, come creatore dell'industria nazionale degli oli essenziali, ha guadagnato fama mondiale con "Tihany Lavender". Il dottor Gyula Bittera da giovane e insegnante laureato in storia naturale e chimica, decise nel 1918 di dedicare la sua vita agli oli essenziali. Gyula Bittera progettò tre alambicchi di rame che potevano essere spostati in modo che i fiori appena raccolti potessero essere posti negli alambicchi il più rapidamente possibile. Il contenuto di olio essenziale nella lavanda diminuisce continuamente dopo il taglio e anche la sua composizione cambia costantemente, motivo per cui era necessario procedere con la distillazione nei pressi della piantagione. Il vapore acqueo necessario per l'estrazione veniva prodotto dall'acqua dei laghi Külső e Belső utilizzando un motore a vapore. Il Dr. Bittera è considerato il pioniere dell’industria essenziera inUngheria, l’ottima qualità dell’olio essenziale di lavanda di Tihany fu riconosciuta a livello mondiale e la sua azienda quotata presso la Borsa americana. Ancora oggi l’industria ungherese è riconosciuta a livello mondiale per la qualità degli oli essenziali prodotti grazie al tenace lavoro del Dr. Bittera quale fondatore e pioniere.

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Nel primo pomeriggio il viaggio proseguirà con la visita guidata all’Abbazia di Pannonhalma e al Giardino Botanico che la circonda.

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Abbazia di Pannohalma
L’Abbazia benedettina di Pannonhalama, fondata nel 996 e a tutt’oggi operativa, è uno dei monumenti storici, ecclesiastici e artistici più importanti dell’Ungheria. Vi risiedono circa quaranta monaci che praticano la Regola di San Benedetto. Accolgono praticanti spirituali e gestiscono il convitto, il museo, l’archivio, una cantina, un birrificio, un giardino di piante medicinali, una casa editrice, oltre a svolgere attività culturali, organizzazione di eventi e concerti. I monaci si sono occupati da tempi antichi alla coltivazione delle piante medicinali, in particolare della lavanda, avendo a disposizione oltre cinque ettari. L’olio essenziale e l’acqua aromatica di lavanda vengono prodotti dalla pianta utilizzando l’impianto di distillazione presente in abbazia. Oltre alla lavanda sono coltivate diverse altre piante medicinali dalle quali si producono miscele per tisana oltre alla lavorazione tradizionale di liquori a base di erbe officinali e di acquavite di frutta. Gli scarti vegetali della lavorazione sono bruciati in un moderno impianto di riscaldamento a biomassa in grado di sostenere ampiamente il fabbisogno dell’intera abbazia.
All’interno dell’Abbazia spicca per bellezza e immensità l’antica Biblioteca del XVIII secolo che contiene oltre 400.000 volumi tra cui manoscritti di rari e preziosi, incunaboli e codici miniati.

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Il complesso abbaziale di Pannonhalma è inserito nelle liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Al termine della visita al complesso monastico il gruppo FEI riprenderà la strada per far rientro a Pécs.

Domenica 23 giugno sarà caratterizzata dalla visita al Giardino Botanico Chemiotassonomico Budakalász a Budapest.

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L'organizzazione del Giardino Botanico Chemiotassonomico si basa sui metaboliti secondari prodotti dalle piante. È unico in Ungheria e anche nel mondo esistono solo pochi giardini botanici basati sul sistema di classificazione chemiotassonomico.

Il Giardino Botanico Chemiotassonomico
Nel 1980, il botanico svedese Rolf Dahlgreen pubblicò un nuovo approccio alla tassonomia delle piante. Rispetto alla tassonomia basata sull’evoluzione, questo nuovo sistema presta particolare attenzione ai metaboliti secondari nelle piante come alcaloidi, composti fenolici, glicosidi e terpenoidi, ecc. Pertale motivo questo sistema e chiamato “sistema chemiotassonomico”.A seguito della decisione del direttore Péter Tétényi, il giardino botanico del RIMPH – Research Insitute for Medicinal Plants and Herbs – è stato istituito secondo il sistema Dahlgren. Il giardino è una proiezione planare del cosiddetto dahlgrenogramma con l’impianto di piante vive, in tal modo il concetto e la teoria della chemiotassonomia potrebbe essere compreso, oltre che dagli addetti ai lavori anche da profani interessati. Con i suoi circa 900 taxon (specie, sottospecie, varietà), il giardino appartiene agli orti botanici minori. L’attività è completata dalla raccolta e conservazione delle piante medicinali del bacino dei Carpazi e dei vicini monti Pilis-Visegrad. Il giardino botanico è completato da una collezione di serre, la Holland House, per mostrare la flora delle zone climatiche più calde, come la Strelitzia (Strelitzia reginae Banks), l'Aloe del Capo (Aloe ferox Mill.), la Bluegum della Tasmania (Eucalyptus globulus Labill. ) cotone arbustivo (Gossypium arboreum L.), ibisco (Hibiscus sabdariffa L.), rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), carciofo (Cynara cardunculus L.), carrubo (Ceratonia siliqua L.). Sono considerate importanti per lo sviluppo di una collezione di riferimento adeguata. Tra queste ci sono diverse specie che vengono utilizzate come materia prima farmaceutica descritta nell'VIII edizione della Farmacopea ungherese e della Farmacopea europea, altre specie sono importanti dal punto di vista etnobotanico. Il Giardino Botanico Chemiotassonomico è stato dichiarato protetto nel 2003. Lo scopo della protezione è quello di mantenere e sviluppare l'eccezionale valore della collezione di erbe del giardino chemiotassonomico di Dahlgren, unico e di importanza internazionale, di preservare la banca genetica delle piante medicinali, di mantenere e sviluppare la collezione tematica delle piante dei monti Pilis. Ulteriore obiettivo è la conservazione del ruolo educativo del giardino. Il Giardino Botanico Chemotassonomico è uno dei membri fondatori dell'Associazione ungherese degli arboreti e dei giardini botanici (MABOSZ).

 

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Lasciato il Giardino Botanico Chemiotassonomico, i partecipanti visiteranno il Giardino Botanico Fűvéskert-ELTE di Budapest. Si tratta del più antico Giardino Botanico d’Ungheria, il cui nome ufficiale è Giardino Botanico ELTE. Il giardino che ospita più di 7.000 specie di piante è un'unità universitaria indipendente dalla Facoltà di Scienze Naturali e direttamente sotto la gestione del Rettore. Dal 1960 è riserva naturale, e dal 2006 fa parte del Patrimonio Culturale ungherese. Molti possono conoscere l’Orto Botanico (Fűvéskert) grazie al romanzo di fama mondiale di Ferenc Molnár. I Ragazzi della via Pál, ricordato anche per la presenza di una statua di Ernő Nemecsek che ricorda il giovane eroe nel famoso romanzo.

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Giardino Botanico Fűvéskert-ELTE

Fu fondato nel 1770-71 nell’ambito della Facoltà di medicina dell’Università di Nagyszombat, fondata nel 1635 da Péter Pázmány, arcivescovo di Esztergom. Grazie al duro lavoro di Jakab Winterl, fondatore dell’orto, e dei suoi discepoli, e ancheal lavoro del suo successore Pál Kitabiel, la collezione dell’Orto Botanico acquistò fama internazionale. Prima che fosse collocato nel suo posto attuale, cioè nel cuore del quartiere Józsefváros, l’Orto Botanico ha vissuto diversi trasferimenti e vicissitudini. L’Orto Botanicooggi occupa tre ettari, e ospita circa 7.000 specie e varietà vegetali. È particolarmente ricca la collezione di Cactaceae, Bromeliaceae e Orchidaceae, quella delle palmee delle Araceae tropicali. La fioritura invernale degli arbusti provenienti dalle zone subtropicali dell’Australia offre uno spettacolo straordinario. La Victoria amazonica fiorisce nella serra denominata Viktóriház (Casa di Vittoria). Molto interessante è la collezione delle piante carnivore. Le piante tropicali e subtropicali sono collocate nella serra nuova, finita di costruire nel 1984 e nella serra delle palme di carattere artistico, costruita nel secolo scorso e ristrutturata nel 1966. L’arboreto rappresenta una zona di particolare valore dell’Orto Botanico, nonostante occupi uno spazio limitato, raccoglie circa 800 specie arboree ed arbustive. Gli alberi più antichi sono rappresentati dai Ginkgo di origine cinese di almeno 150 anni di età. Il giardino alpino vede la presenza di piante originarie delle Alpi, Carpazi, dei Balcani e dell’Asia centrale: La flora ungherese è rappresentata da oltre 400 specie raggruppate secondo la loro area geografica d’origine e la loro classificazione botanica. Si possono ammirare le ninfee giganti dell’Amazzonia e quelle del Paraguay.

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Nel pomeriggio si potrà liberamente o in gruppo visitare la città di Budapest. Una visita particolarmente consigliata è al Museo della Farmacia dell’Aquila Reale nel quartiere del Castello di Buda.

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Nel 1896 József Ernyey avviò a Budapest la raccolta di cimeli della storia farmaceutica ungherese e nel 1905 propose anche la creazione di un museo specializzato, ma la sua creazione era ancora lontana. La prima mostra di questo tipo fu inaugurata nel 1948 nell'ambito dell'Università di Medicina, il cui materiale divenne proprietà della Biblioteca di Storia della Medicina Semmelweis nel 1963 con l'intento di costituire la base di una ricerca medica o della mostra del museo di storia farmaceutica. Contemporaneamente all'apertura del Museo di storia della medicina, iniziarono i lavori, a seguito dei quali il Museo dell'Aquila reale aprì le sue porte nel 1974 in uno degli edifici storici del Castello di Buda.Gli arredi della farmacia, i piatti in ceramica, legno e vetro, i mortai, le bilance e gli altri strumenti rientrano meritatamente tra i pezzi più belli del nostro patrimonio artistico ungherese e universale con la loro squisita fattura e bellezza.

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Fleischmann, A. Ch.: Patika és laboratórium 1700. körül c. rézmetszet

 

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Lunedì 24 giugno, incontro con i Prof.ri Máthé e Zamborin presso l’Istituto di Scienze Orticole di Budapest.

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L'Istituto di Orticoltura svolge attività di insegnamento, ricerca e servizi professionali di alto livello in tre settori: frutticoltura, orticoltura e funghicoltura, piante medicinali e aromatiche. È la più grande unità di formazione e ricerca orticola in Ungheria, che impiega circa 100 persone, con l’obiettivo principale di aiutare i produttori nazionali, formare professionisti con conoscenze aggiornate, implementare programmi di ricerca.
Per quanto riguarda la ricerca sulle piante medicinali, il Dipartimento dell'istituto può vantare risultati importanti ed è di gran lunga l’ente di ricerca nazionale più importante nel campo delle piante medicinali. Gli argomenti più significativi della ricerca vertono sull'esplorazione della diversità intraspecifica delle piante medicinali e aromatiche, sul lavoro di selezione e mantenimento della varietà e all'ottimizzazione della qualità dei prodotti finiti. Area di ricerca prioritaria è lo studio dell’adattamento ai cambiamenti climatici, compreso lo sviluppo di tecniche di irrigazione di precisione.
Lo studio della diversità chimica dei taxa e delle popolazioni di piante medicinali, la chemiotassonomia e la selezione vegetale hanno dato risultati significativi: più di 20 specie di piante, tra cui soprattutto varietà di papavero, maggiorana (hungaricum), lavanda, menta, camomilla e finocchio sono solo alcuni esempi di risultati di ricerca utili anche nella pratica di coltivazione da parte dei produttori. Negli ultimi anni l’attività agronomica è stata supportata anche dai progetti di eccellenza istituzionale. Nell’ambito delle collaborazioni aziendali si realizzano diverse innovazioni agrotecniche (ad es. tempi di semina, area di coltivazione, approvvigionamento idrico, diserbo chimico, ottimizzazione della raccolta e dell’essiccazione).

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Il Viaggio-Studio FEI sarà di grande interesse sia sotto il profilo strettamente botanico/erboristico che culturale e, come è prassi per i Viaggi F.E.I., ci permetterà di essere accolti nei luoghi, anche non aperti al pubblico, del nostro itinerario da professori e ricercatori universitari che personalizzeranno la nostra visita focalizzandola sui nostri interessi scientifici:
questo è il vero e proprio valore aggiunto dei preziosi ed irripetibili Viaggi - Studio F.E.I.

Orari

20 giugno (giovedì)

- Mattina - Arrivo dei partecipanti, sistemazione negli hotel prescelti.
h 15:30 | Partenza per Kerepes per la visita allo stabilimento Silvestris con rientro serale a Budapest.

21 giugno (venerdì)

h 7:30 | Partenza da Budapest verso Pécs (ca.2 20Km).
h 10:00 |Arrivo a Pécs e sistemazione negli hotel prescelti. h 10:30 |Arrivo al Dipartimento di Farmacognosia, Facoltà di Farmacia, Univ. di Pécs (7624 Pécs, Rókus 2).
h 10:30 – 12:00 |Presentazione dei Gruppi di ricerca del Dip. di Farmacognosia (presentazioni Gruppi: Etnobotanico, Oli essenziali, Miele).
h 12:00 – 12:20 |Presentazione sull’Erboristeria in Italia.
h 12:30 – 13:30 |Pranzo organizzato dai partecipanti.
h 13:30 – 14:30 |Visita al Giardino delle Piante Medicinali dell’EGSC – Melius presso il Dip. Di Farmacognosia (Rókus 2).
h 14:30 |Visita all’Orto Botanico della Facoltà di Scienze Naturali (7624 Pécs, Ifjúság útja 6).
h 17:00 |Visita libera alla città di Pécs.
Serata libera

22 giugno (sabato)

h 8:00 | Partenza per Tihany, Lavander Festival (ca. 130 km).
h 10:00 | Visita alla “Casa delle Fragranze”, Museo, manifattura visiva (8237 Tihany, Csokonai u. 62).
h 11:30 | Visita ad un sito di produzione/campo di lavanda con possibilità di raccolta.
h 13:00 – 14:00 | Pranzo in zona.
h 14:00 | Partenza per l’Abbazia di Pannonhalma (ca. 85 Km).
h 15:30 | Visita guidata all’Abbazia di Pannonhalma e visita libera al Giardino Botanico dell’Abbazia.
h 18:00 |Partenza e rientro a Budapest.
Serata libera

23 giugno (domenica)

h 9:00 | Giardino Botanico Chemiotassonomico Budakalász a Budapest (2011 Budakalász, Lupaszigeti St.4)
h 11:30 | Visita al Giardino Botanico Fűvéskert-ELTE (1083 Budapest, Illés u. 25).
h 13:30 | Visita libera alla città di Budapest. Si consiglia la visita anche al Museo della Farmacia dell’Aquila Reale nel quartiere del Castello di Buda (1014 Budapest I. Tarnok u. 18). Orario continuato 10 – 18.
h 21:00 |Cena sociale in un ristorante tipico della città.

24 giugno (lunedì)

h 9:00 | Incontro presso l’Istituto di Scienze Orticole, con i Prof. Máthé e Zamborin (1118 Budapest, Villányi út 29-43).
h 13:00 | Pranzo
h 14:00 | Conclusione del Viaggio – Studio FEI e rientro in Italia.

Indicazioni Logistiche

Il viaggio per raggiungere Budapest e ritorno è libero e ciascun partecipante lo dovrà organizzare autonomamente in modo da essere presente alle 15.30 di giovedì 20 giugno al primo appuntamento previsto nel Programma.
Il Viaggio-Studio si concluderà il giorno 24 giugno dopo gli appuntamenti della mattina e il pranzo.

Ciascun partecipante dovrà provvedere a fissare autonomamente il proprio pernottamento a Budapest per il 20, 22, 23 giugno e Pécs per il 21 giugno.
I trasferimenti da Budapest a Pécs e ritorno e presso le altre località selezionate verrà fatto tramite un pullman con autista ed il costo del noleggio verrà equamente suddiviso tra i partecipanti.
I pasti, i trasporti, gli ingressi a visite guidate e non sono a carico di ogni singolo partecipante.
Le serate sono libere.
Se comunicate a Fei l'orario di arrivo possiamo fare incrociare i colleghi in modo da poter usufruire, in base alle disponibilità, di un taxi privato condiviso, il cui costo sarà equamente ripartito in base al numero di passeggeri.
Si consiglia di scegliere la sistemazione a Budapest in zona Centro vecchio, nei pressi del Museo Nazionale Ungherese, Metro Kálvin tér.

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